Diario di Elia Pallavicini
Un’interessante recensione del nostro spettacolo ad opera del blog “A Shapelessblog”
Sul blog “A shapeless blog” è uscita un’interessante recensione di Amerigo De Agostini sullo spettacolo “Guerra e fame: diario di Elia Pallavicini” di cui vi riportiamo un estratto e vi rimandiamo al link dell’articolo completo.
Coreografie e scenografie contemporanee. Ambientazione ridotta all’essenziale a enfatizzare metafore delle estreme condizioni di vita in guerra. Un esempio di teatro contemporaneo in cui sono gli attori a muovere e allestire le scenografie durante la recitazione. Lo spettacolo mostra attimi di vita, situazioni quotidiane di soldati in un campo di prigionia. Una voce fuoricampo interviene con annunci che paiono quelli di un altoparlante al supermercato: intelligente espediente narrativo per introdurre le scene; è il “manuale per i soldati della prima guerra mondiale”, come viene chiamato nella rappresentazione. Al comando della voce gli attori si animano mettendo in scena ciò che è appena stato illustrato.
Il copione presenta degli episodi chiave della condizione di vita dei soldati. Il diario di Elia Pallavicini, un fante di Cesano Maderno durante la Prima Guerra Mondiale, fu scritto dal soldato in una clinica di riabilitazione per infermi e malati di guerra.
Le preoccupazioni, i fantasmi, lo shock dei soldati è protagonista. C’è chi si crede già morto e per questo non mangia e smette di preoccuparsi di sé.
Altri invece, come Elia che il senno lo ha ancora, mantengono una posizione, una forte presa su quelli che sono i valori fondamentali anche in una situazione estrema come quella della trincea.
Link all’articolo completo: Teatro: Guerra e fame diario di Elia Pallavicini